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Si avvicina il primo taglio dei tassi di interesse da parte della Bce. Se la Banca centrale europea dovesse mantenere le aspettative dei mercati dando luogo al primo taglio dei tassi di interesse dell’ultimo biennio nel corso della prossima riunione del 6 giugno prossimo ci sarebbe un risparmio annuo compreso tra 324 e 708 euro all’anno su un mutuo da 200.000 euro a tasso variabile.

Una ipotesi che sembra ormai scontata dai mercati alla luce delle ultime dichiarazioni dei vertici della Banca centrale europea che hanno confermato l’intenzione dell’istituto di Francoforte a procedere con un intervento di politica monetaria espansiva. «A meno di grosse sorprese, in questo momento i dati che vediamo sono sufficienti per rimuovere il livello massimo di restrizione», ha dichiarato nei giorni scorsi Philip Lane, capo-economista della Banca centrale europea.

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Mutui, verso il taglio dei tassi di interesse

Quello che resta da capire, dunque, è soltanto l’entità effettiva del taglio. In molti scommettono su una prima sforbiciata dello 0,25% a cui dovrebbe seguirne una seconda di pari importo nel corso del meeting Bce di luglio. Altri, invece, si aspettano un intervento più deciso già a partire da giugno con un taglio dei tassi di mezzo punto percentuale.

«Stiamo attraversando un momento di grandi incertezze sul fronte dei tassi che richiede la necessità di rivolgersi a operatori specializzati in grado di individuare le opzioni migliori per un mutuo a seconda delle esigenze dei singoli clientie», ha spiegato Andrea Pennato, amministratore delegato di TeleMutuo.it. «Il futuro taglio dei tassi di interesse avrà certamente un impatto sul mercato dei mutui a tassi variabili con risparmi considerevoli. Ma in questa fase di mercato resta comunque da preferire l’accensione di un finanziamento a tasso fisso che presenta un livello di costo ancora ben inferiore rispetto a quello dei mutui a tasso variabile». 

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Il risparmio sulla rata mensile

Ma quale sarà il risparmio associato al taglio dei tassi per chi volesse accendere comunque un mutuo a tasso variabile? In base alle simulazioni condotte dagli esperti dell’Ufficio Studi di TeleMutuo.it, gli interventi di politica monetaria attesi dai mercati potranno garantire un risparmio sulla rata che varia tra un minimo di 13,50 euro al mese per un importo di 100.000 euro in 20 anni, fino ad arrivare a un massimo di 59 euro al mese su un mutuo trentennale da 200.000 euro. 

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La simulazione in base alla durata del mutuo

Più nello specifico, gli esperti di TeleMutuo.it hanno ipotizzato due scenari: il primo, caratterizzato da una limatura del costo del denaro in Europa di 25 punti base; il secondo, invece, da un intervento più deciso dello 0,50%. 

Nel primo caso, per una durata del finanziamento di 20 anni, il risparmio atteso oscilla tra i 13,50 e i 27 euro al mese per mutui di importo compreso tra i 100.000 e i 200.000 euro. Con una durata più lunga (30 anni), invece, il taglio dei tassi dello 0,25% si tradurrebbe in un risparmio sulla rata mensile compreso tra 14,50 e 29 euro pari a 174-348 euro all’anno.

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I possibili vantaggi in caso di taglio più alto

I vantaggi sarebbero di gran lunga superiori in caso di un taglio dei tassi dello 0,50%. In questo caso, infatti, su una duration di 20 anni i risparmi si andrebbero a collocare all’interno della forchetta 26,90-54 euro che vorrebbe dire un vantaggio per il mutuatario compreso tra i 322,8 e i 648 euro a seconda dell’importo del mutuo (100.000 o 200.000 euro). Ancora più evidenti i vantaggi che si osservano allungando la durata a 30 anni. In questo caso, infatti, il taglio dei tassi dello 0,50% porterebbe a una rata più leggera per 29,50 euro al mese su un finanziamento di 100.000 euro che arriverebbe a un risparmio di 59 euro al mese su un finanziamento da 200.000 euro. A fine anno, stando a queste due ipotesi, il vantaggio per il mutuatario oscillerebbe dunque tra 354 e 708 euro.

«Il mercato dei mutui a tasso variabile potrà sicuramente beneficiare della contrazione dei costi che osserveremo a seguito degli interventi di politica monetaria espansiva attesi dalla Bce», ha continuato Pennato. «Nonostante questo, negli ultimi mesi abbiamo osservato un ritorno di interesse per la surroga da parte di chi aveva sottoscritto un finanziamento a tasso fisso più di un anno fa e si trova adesso di fronte alla possibilità di cambiare mutuo con un evidente vantaggio economico. Per questo, crediamo sia ancora conveniente rivolgersi ai prodotti a tasso fisso presenti oggi sul mercato che, al di là delle mosse della Bce, permettono di ottenere finanziamenti ipotecari a condizioni più vantaggiose rispetto al tasso variabile». 

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Come cambieranno i mutui a tasso fisso

Con i prossimi tagli della Bce anche dopo giugno la rata di un mutuo medio a tasso variabile potrebbe scendere di circa 22 euro ed arrivare a costare fino a 100 euro in meno al mese entro giugno 2025. Secondo gli esperti, però, per trovare nuove offerte di mutuo a tasso fisso attorno al 2,7%-2,5% si potrebbe dover aspettare la fine dell’anno.

Ma nel frattempo cosa sta succedendo tra le famiglie che chiedono nuovi mutui e le offerte dell banche? Secondo la fotografia di Facile.it continua a migliorare l’offerta di mutui a tasso fisso e, in particolare, quella dei mutui green (per immobili in classe A o B). Guardando alle migliori offerte disponibili su Facile.it emerge che, per un mutuo medio (126.000 euro in 25 anni, Ltv 70%), i tassi fissi (Tan) partono da 2,59%, con una rata mensile di 571 euro. Condizioni così non si vedevano da settembre 2022. Lo scorso anno, a maggio 2023, per lo stesso mutuo, la miglior rata era pari a 659 euro, vale a 90 euro in più rispetto ad oggi. Addirittura migliori le condizioni per i tassi fissi green: in questo caso i migliori tassi partono da un tasso Tan pari a 1,99% con una rata di 533 euro, Il calo dei tassi fissi è una buona notizia anche per chi ha un variabile, che oggi tramite surroga può abbassare la rata in maniera importante. I migliori tassi surroga per un mutuo medio partono da 3,05%, con una rata di 600 euro (577 euro in caso di surroga green).

Questo significato che un mutuatario con un mutuo variabile di recente sottoscrizione (gennaio 2022) la cui rata è arrivata oggi a circa 750 € potrebbe, tramite surroga, passare al tasso fisso e risparmiare 150 euro. Ancora fuori mercato invece l’offerta di tassi variabili: i migliori tassi partono da 4,58% ed una rata di circa 700 euro. Ma a partire da giugno la Bce potrebbe tornare a tagliare gli indici con effetti positivi anche su questo tipo di offerta, sebbene la discesa sarà molto graduale.

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