I genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovol, sono stati condannati per il reato di false fatture. Lo riportano numerosi organi di informazione online in questi minuti, a cominciare dal Corriere della Sera e dall’agenzia Ansa, specificando che i due sono stati assolti dalle accuse di bancarotta fraudolenta. Entrambi hanno ricevuto una pena di 3 anni, due e mesi e 15 giorni per delle false fatturazioni mentre è decaduta l’accusa riguardante le cooperative Delivery Service Italia, Europe Service e la bancarotta fraudolenta.
Secondo quanto stabilito dalla procura, i genitori di Matteo Renzi, ex presidente del consiglio oggi leader di Italia Viva, avrebbero amministrato le cooperative di fatto, condizionando le decisioni che venivano prese dalle stesse società, e così facendo avrebbero agito favorendo gli affari dell’azienda di famiglia, leggasi la Eventi 6, che si occupava di volantinaggio di materiale pubblicitario. Dopo di che, avrebbero portato le società al fallimento non versando le imposte e gli oneri.
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GENITORI RENZI CONDANNATI: COME NASCE L’INDAGINE E L’ALTRO PROCESSO
L’indagine nei confronti dei genitori di Renzi, oggi condannati, era nata proprio a seguito del fallimento di Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv. Nello stesso procedimento è stata invece assolta la sorella di Matteo Renzi, Matilde. Si tratta del secondo processo che i genitori di Renzi hanno subito sempre per la stessa accusa, quella di false fatture, ma nel primo caso il procedimento si era concluso con la piena assoluzione (luglio 2023), dei due coniugi Renzi. In seguito era iniziato un nuovo processo per cui il pm aveva chiesto fino a cinque anni di reclusione per Tiziano Renzi e Laura Bovoli e dieci mesi per Matilde.
Il giudice ha quindi accolto solo parzialmente la richiesta del pubblico ministero. Nel processo sono coinvolte anche altre sette persone la cui condanna non è stata ancora resa pubblica: attendiamo le reazioni dei genitori di Renzi nonché dell’ex premier, che ha sempre difeso a spada tratta l’operato dei suoi.
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