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Nell’articolo di oggi vedremo come funziona il pignoramento degli arretrati della pensione di invalidità (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Come funziona il pignoramento della pensione

Il pignoramento della pensione è un processo legale mediante il quale una parte dei fondi pensione di un individuo vengono prelevati per soddisfare un debito o un obbligo finanziario nei confronti di un creditore.

Questa procedura rientra nella categoria del pignoramento presso terzi, dove il creditore ottiene l’autorizzazione da un tribunale o da un’autorità competente per trattenere una porzione della pensione dell’individuo al fine di coprire il debito.

Questa situazione può verificarsi quando una persona ha debiti in sospeso, come prestiti, rate di mutuo, crediti fiscali o altri obblighi finanziari, e il creditore cerca di recuperare i fondi che gli sono dovuti.

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Inoltre, è importante distinguere tra due scenari. Nel primo, il pignoramento della pensione avviene prima che l’assegno venga erogato al debitore. Nel secondo, invece, il pignoramento coinvolge il conto corrente dell’individuo. In questa seconda situazione, il procedimento di pignoramento viene avviato sul conto corrente e, se vi sono depositati fondi relativi alla pensione, tali somme possono essere espropriate con alcuni limiti.

In entrambi i casi, si tratta di un pignoramento presso terzi. Nel primo, il “terzo” coinvolto è l’INPS o un altro ente di previdenza che eroga la pensione, mentre nel secondo caso, il “terzo” è la banca che gestisce il conto corrente.

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La pensione di invalidità civile è pignorabile?

Prima di entrare nel merito degli arretrati e del pignoramento è bene chiarire che non esiste una pensione di invalidità civile, ma esistono piuttosto le pensioni, al plurale, di invalidità civile.

In linea generale, si tende a dire che la pensione di invalidità civile non è pignorabile. Questa affermazione è imprecisa poiché solo alcune delle pensioni di invalidità civile non sono pignorabili.

Ci sono alcune pensioni, come l’Assegno ordinario, che hanno carattere previdenziale e si basano sulla contribuzione accumulata dal beneficiario e sono pignorabili a tutti gli effetti come la pensione di vecchiaia.

Quali sono le pensioni di invalidità civile non pignorabili?

L’articolo 545 del Codice di procedura civile stabilisce quali crediti non siano pignorabili. In dettaglio il codice si esprime in questo modo: “non sono soggetti a pignoramento i crediti aventi ad oggetti sussidi di garanzia o di sostentamento a persona comprese nell’elenco dei poveri, o sussidi dovuti per maternità, malattie e funerali da casse di assicurazione, da enti di assistenza o da istituti di beneficenza”.

Pignoramento-degli-arretrati-della-pensione-di-invalidità-codice
L’articolo 545 del codice di procedura civile.

Di conseguenza, la pensione di inabilità agli invalidi civili, l’indennità di accompagnamento e l’assegno sociale non possono essere pignorati in quanto rappresentano prestazioni economiche con finalità assistenziali.

Queste prestazioni sono concepite per fornire un sostegno finanziario e vengono concesse ai cittadini in situazioni di difficoltà economica o a coloro che sono stati riconosciuti come invalidi civili, ciechi o sordi civili dalle adeguate commissioni mediche.

Quali sono le pensioni di invalidità civile che possono essere pignorate?

Diversamente dalle pensioni di invalidità civile, che hanno uno scopo assistenziale e non possono essere oggetto di pignoramento, la pensione di inabilità ordinaria e l’assegno ordinario (legge n. 222/1984) possono essere pignorati entro determinati limiti.

Queste prestazioni hanno una natura previdenziale e sono finanziate tramite i contributi versati dai lavoratori nei fondi pensione. In quanto tali sono pignorabili al pari della pensione di vecchiaia.

Pignoramento degli arretrati della pensione di invalidità

Sia che si tratti di arretrati sia di importo ordinario, se si parla di pensione di inabilità agli invalidi civili, ai sordi o ai ciechi queste non possono mai essere pignorate.

Ovvero, non può applicarsi un pignoramento della pensione inteso come pignoramento presso terzi che coinvolga l’INPS e dove il creditore chiede all’ente di versargli direttamente gli importi appartenenti al debitore a titolo di pensione.

Diversamente, il pignoramento della pensione è possibile se si tratta dell’assegno ordinario o della pensione di inabilità ordinaria, ma entro certi limiti.

In entrambi i casi però, gli importi della pensione di invalidità possono sempre essere pignorati (in parte) se questi sono già stati versati sul conto corrente del debitore. In questo caso caso infatti si parla di pignoramento del conto corrente, che può coinvolgere eventuali somme depositate a titolo di pensione di invalidità.

Limiti al pignoramento degli arretrati della pensione di invalidità

Limite impignorabile nelle controversie tra privati

Nel contesto in cui il pignoramento di una prestazione, come l’Assegno ordinario, sia il risultato di una disputa tra soggetti privati, la legislazione stabilisce un valore minimo che non può essere soggetto a pignoramento, pari al doppio dell’importo dell’assegno sociale (che ammonta a 503,27 euro nel 2023). Pertanto, nell’anno 2023, l’importo intoccabile dalla pensione è fissato a 1.006,54 euro.

Gli importi eccedenti questa soglia, all’interno dell’assegno pensionistico, quando si tratta di un creditore che non sia l’Agenzia delle Entrate, possono essere interamente sottoposti a procedura di pignoramento. È opportuno sottolineare che questo limite è applicabile esclusivamente alle pensioni e non alle retribuzioni da lavoro.

Limite di pignoramento se il creditore è l’Agenzia delle Entrate

Nel caso in cui si verifichi un pignoramento della pensione dovuto a un debito con l’Agenzia delle Entrate, si applicano restrizioni più rigide all’importo che il Fisco può prelevare.

In questa circostanza, il limite impignorabile di 1.006,54 euro resta valido. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate non ha il diritto di espropriare l’intero importo che supera questa cifra, ma può pignorarne solo una percentuale.

Per essere più precisi, se l’assegno pensionistico netto supera i 1.006,54 euro, l’Agenzia delle Entrate è autorizzata a procedere con il pignoramento solo sulla parte dell’assegno che eccede questa somma, seguendo i seguenti criteri:

  • 1/10 se l’importo della pensione non supera i 2.500 euro;
  • 1/7 se l’importo della pensione non supera i 5.000 euro;
  • 1/5 se l’importo della pensione è superiore ai 5.000 euro.

Limiti al pignoramento degli arretrati su conto corrente

Quando si avvia un pignoramento su conto corrente, sono previste delle restrizioni che determinano l’importo che può essere soggetto a pignoramento.

La legge stabilisce chiaramente che una somma equivalente a tre volte l’importo dell’assegno sociale non può essere oggetto di pignoramento all’interno del saldo disponibile sul conto.

Nel 2023, l’assegno sociale ammonta a 503,27 euro, pertanto l’importo massimo che può essere pignorato sarebbe di 1.509,81 euro. In pratica, ciò significa che la pensione non può essere soggetta a pignoramento se la somma presente sul conto è inferiore a 1.509,81 euro. Ogni importo che supera questa cifra può essere pignorato dal creditore, anche se si tratta di arretrati della pensione di invalidità.

FAQ: Domande frequenti sul pignoramento della pensione

Come posso determinare il quinto della mia pensione?

Il quinto della pensione si calcola dividendo l’importo netto mensile della pensione per cinque. Questa cifra rappresenta la quota massima che può essere sottratta nel caso di pignoramento. Ricorda che è importante considerare solo il netto, quindi l’importo che ricevi dopo aver pagato le tasse.

Quali sono le strategie per evitare il pignoramento?

Evitare il pignoramento dei propri beni non è semplice e richiede la consulenza di un professionista. Tuttavia, alcune opzioni potrebbero includere il pagamento del debito, la negoziazione con il creditore o la richiesta di un piano di rientro.

In quali situazioni l’INPS può interrompere la mia pensione?

L’INPS può sospendere la pensione in diverse circostanze, ad esempio se il pensionato non rispetta determinate regole o obblighi. Inoltre, la pensione può essere sospesa in caso di pignoramento da parte di un creditore.

Ci sono altre conseguenze se il mio conto corrente è vuoto durante una procedura di pignoramento?

Se il conto corrente è vuoto, non ci saranno conseguenze dirette legate al pignoramento. Tuttavia, è importante affrontare la situazione debitoria e cercare soluzioni per gestire il debito in modo adeguato.

Chi può avviare una procedura di pignoramento della pensione?

Un creditore che ha un credito non soddisfatto nei confronti di un debitore può avviare una procedura di pignoramento della pensione. Questo avviene generalmente attraverso un’azione legale o tramite un avvocato.

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